domenica 10 maggio 2009

Le origini del Mentasoggettivismo

NUDO www.luccaoggi.it
Chiudi gli occhi e leggi nel tuo pensiero scoprirai l'infinito.
Movimento di pensiero il: Mentasoggettivismo
Tutto può essere !?
L'ampia possibilità, nell'esistenza, dello svolgersi degli eventi dei quali non conosciamo mai i risultati.
La consapevolezza che "tutto può essere".
La messa in dubbio della legge scientifica "causa-effetto".
L'abbandono del prevedibile, la messa in discussione di tutta la razionalità e dello scontato.
Aprire un infinito che non può essere limitato nella sua definizione con nessun termine lessicale.
Aprire e moltiplicare all'infinito, quindi, il concetto di Dio e l'inutilità di tutte le relative religioni.
Appropriarsi della individuabilità e sovranità assoluta del proprio pensiero
Per tornare ad usare la propria mente, la propria materia grigia, riappropiarsi del proprio IO, non essendo coinvolti nel Clic.
"NUDO" è l'Alfa e può diventare l'Omega.
L'inizio della riscoperta della propria individualità, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni o la fine della conoscenza personale.
Da qui inizia un capitolo nuovo nella conoscenza di se stessi e da qui nasce la rivoluzione del "Mio Pensiero" di:

"NUDO", "SOLAMENTE", "TUTTO PUO' ESSERE".

Il Mentasoggettivismo
L'utilizzo della mente è una attività personale e estremamente individuale.
La rivalutazione della individualità e soggettività del pensiero in tutto, su tutto, per tutto.
Tanto è che, individualmente, "tutto può essere".
Tutto è frutto della "sola-mente".
Concetto> individual-mente;
Dio> ipotetica-mente;
Realtà> incredibil-mente;
Vita> momentanea-mente;
Morte> annulla-mente;
Scienza> fantastica-mente;
Libertà> utopica-mente;
Amore> appassionata-mente;
Sesso> naturalmente.


www.storiadiunpopolocareggine.it
www.enzorielli.blogspot.com

4 commenti:

  1. L’uomo ha iniziato lo sviluppo del proprio cervello con la necessità di comunicare con i propri simili prima con i gesti accompagnati da suoni vocali e successivamente, quando la cosi detta materia grigia si era sufficientemente sviluppata, ha iniziato a rappresentare la propria vita quotidiana con i graffiti nelle caverne ecc per poi evolversi tanto da iniziare la scrittura che ha permesso di far partecipi tutti (gli Uomini) al pensiero del singolo soggetto.
    Da quando l’uomo ha iniziato a scrivere è stato scritto, divulgato, interpretato, rielaborato, ristrutturato, ecc. ecc. tutto quello che era possibile, tutto quello che in alcuni casi era anche impossibile. Scienza, tecnica e quant’altro fino ad arrivare alla cosi detta “ARTE” si è avvalsa della possibilità che la scrittura dava per comunicare.
    Tralasciando il resto e parlando di Arte questa si è avvalsa della scrittura per comunicare il pensiero del singolo autore agli altri che, in modo personale, l’hanno accettano o rifiutano e con la quale hanno identificato i propri pensieri o le proprie sensazioni, a posteriori sicuramente, rispetto a quanto espresso dallo stesso autore.
    Possiamo riassumere che, da milioni di anni, tutto è stato già scritto e da centinaia di anni stiamo solo ripetendo le stesse cose in forma diversa o amplificando una parola o una riga di quel determinato autore e su questa riga o parola si scrivono delle enciclopedie, a mio vedere inutili.
    Oggi poi, che la l’alfabetizzazione ha raggiunto la generalità degli uomini, siamo arrivati al punto che tutti pensano di essere: Aristotele, Platone, Dante, Petrarca, Manzoni, ecc. solo per citare qualcuno di sconosciuto.
    Oggi, in pochi anni, si può dire che, con l’avvento di Internet, è stato fatto un salto. La comunicazione è diventata “Feisbuc”. In tempo reale si conosce il pensiero, le sensazioni e tutto lo scibile umano dell’uomo più lontano del mondo, con un semplice CLIC.
    Oggi tutto è possibile, tutto è a portata di mano “virtuale” anche l’amore, la passione, il desiderio, il sesso è diventato un clic.
    Il cervello di qualcuno ha reso piatto il nostro. Internet ha massificato tutto, tutto si è massificato.
    Il nostro cervello personale soggettivo, la nostra materia grigia non serve più. Non serve più conoscere, studiare, apprendere, LEGGERE basta fare un CLIC.
    Tutto questo per dire che scrivere un libro per comunicare oggi non serve più.
    Ho detto, non serve più leggere, tanto è vero che troppo spesso si compra un libro per regalarlo ma difficilmente chi lo riceve lo leggerà. Si va, per amicizia alla presentazione di un libro, si deve comprare, ma poi si metterà nella immancabile libreria di casa senza leggerlo, rinviando il tutto al “appena avrò tempo”. Il tempo che non c’è e non ci sarà mai.
    Vorrei citare a questo proposito Marziale (scrittore latino) il quale scrivendo a un amico che voleva scrivere un qual’cosa domandava allo stesso Marziale quali caratteristiche avrebbe dovuto avere perché il libro fosse letto. Lui rispose: “cerca di essere breve anche perché, se pur breve, troverai qualcuno che dirà di essersi annoiato perché troppo lungo”.
    Le domande, quindi, che io coautore mi sono posto sono principalmente 3:
    1) Cosa scrivere se tutto è già stato scritto, detto e ridetto?
    2) A cosa serve un libro oggi?
    3) Essere brevi per non annoiare?
    Così è nato NUDO

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  2. Può sembrare semplice pubblicare un libro bianco ma non è così.

    1) l’idea di una pubblicazione in cui le pagine fossero bianche non è stata un’idea nata per gioco o per divertimento ma frutto di un lungo e oserei dire lunghissimo periodo di riflessione. Forse c’è voluto più tempo che per scrivere effettivamente un libro con delle parole scritte.
    Perché, il messaggio che questo (libro bianco) vuole dare non è una
    banalità ma un messaggio forte, complesso e articolato.
    2) Molti mi dicono: “facile, lo saprei scrivere anch’io”, io rispondo: “certo, se vuoi prendere in giro qualcuno, ma non è questo quello che io ho voluto dire con la pubblicazione di un libro bianco”.
    3) A parte, la difficoltà di esprimere, concentrando in un semplice oggetto (come fece il Fontana con la sua tela 100 anni or sono) una miriade infinita di concetti dai quali scaturisce una nuova idea che io definisco, un nuovo movimento di pensiero filosofico, che ho chiamato Mentasoggettivismo.
    4) Le difficoltà iniziali sono state molte, oltre l’elaborazione dell’idea stessa, infatti:

    1° è stato necessario ricercare una casa editrice. Vi assicuro che non è semplice. Anche il solo fatto di esprimere la propria idea viene subito considerata una offesa alla categoria per il fatto che una casa editrice ha come fondamento della sua esistenza e del suo guadagno la pubblicazione di parole cioè libri scritti.

    2° In secondo luogo diventa cosa scioccante per la casa editrice sentirsi dire che il vero messaggio di un libro bianco è quello di pubblicizzare “forse” inutilità dello scrivere libri. Una cosa inutile e indecorosa per non dire di peggio.

    In questo caso, fortunatamente, ho trovato persone intelligenti che hanno intuito lo scoop della provocazione della sottintesa proposta di auto scriversi un libro infatti su Internet si dice dove puoi scrivere quello che vuoi eccetera ecc. E quindi si è spostato il messaggio del libro bianco sotto una forma più accettabile, di più rapida comprensione.
    Una provocazione …. Una critica a libri pieni di parole ma vuoti di contenuti ….. Una momento di pausa e di riflessione …
    In altre parole si è indirizzato tutta la promozione in un’area fumosa aperta a tutte le interpretazioni.
    Campo aperto a tutte le variabili: dalle battute di Striscia la Notizia,
    alla pubblicità indiretta o promozione della casa editrice, per arrivare a proclamare la deficienza della gente perché fanno di un’ opera del pensiero umano, un contenuto vuoto come vendere l’aria di Napoli.
    In altre parole l’apologia del “non senso”.

    Tutte cose giuste accettabili e comprensibili ma che non sono la verità.

    Infatti, all’interno del gruppo dei coautori, è iniziato subito un forte dibattito in quanto la mia posizione è completamente diversa dagli altri coautori. Anche perché dall’altra parte si sostiene che il mio discorso la mia proposta è troppo difficile per essere recepita dalla generalità delle persone comuni. E questo sicuramente può essere vero anche perché oggi il lettore non si pone tanti problemi vuole avere tutto pronto, non deve pensare, deve fantasticare, deve leggere i “betseller” che la pubblicità gli dà. Poi, se queste pubblicazioni hanno un senso o un non senso questo non è rilevante. Invece viene definito un non senso il libro Nudo perché è di pagine bianche.
    Va tutto bene!

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  3. Va premesso che Nudo è un libro a tutti gli effetti anche se fatto di pagine bianche.
    Non è un diario, un taccuino, un quaderno ecc. Perché porta in se non uno ma molteplici messaggi e quindi comunica sensazioni come un romanzo o come trattato di filosofia o come un’opera di Raffaello o Picasso. Chiamalo come vuoi ma è un’opera d’arte anche se di difficile comprensione ai più.

    Non solo, ma il libro, e sottolineo libro, parte da profonde riflessioni, e da risposte a domande
    serie.

    Partiamo dalle domande di fondo che mi sono posto e le risposte che il libro Nudo da con chiarezza.
    Cominciamo a parlare della comunicazione, in altre parole portare alla conoscenza di più soggetti il proprio pensiero le proprio conoscenze e quant’altro.
    Da quando l’uomo è apparso sulla terra ha comunicato con gli altri soggetti attraverso vari modi e metodi e forme; dalla parola, al disegno, alla scrittura ecc.
    Mia prima domanda . Oggi che la comunicazione sta andando progressivamente in modo irreversibile verso la comunicazione digitale di Internet e Tv, ha sempre scopo, è sempre utile comunicare attraverso un libro???.
    Il litro non è un modo arcaico per comunicare necessitando di tempi lunghissimi per la sua progettazione rielaborazione correzione Ecc.Ecc.
    mentre i tempi di oggi sono “l’attimo”?
    La comunicazione oggi, con i mezzi di oggi è istantanea?
    Io penso qualcosa, non serve neppure scriverlo manualmente, basta che io parlarli col mio computer, e ,immediatamente, tutta l’universo conosce il mio pensiero. Quindi il libro nella sua forma classica che utilità ha?
    Ho meglio avrà tra poco tempo?

    Pubblicare un libro bianco significa dare data certa di una morte prossima dell’oggetto stesso libro. Dargli un certificato medico di malattia irreversibile.

    Seconda domanda. Senza volersi dilungare, prendiamo tutto quello che è stato scritto specialmente quello che è stato scritto da soggetti come (filosofi, poeti, sociologi, scienziati chi più ne ha più ne metta ecc) che in molti casi con la “pubblicazione” delle loro singole e soggettive idee, opinioni e concetti, hanno cambiato per non dire rivoluzionato il pensare comune, questi soggetti hanno cambiato con le loro idee il corso della storia.
    Mi domando se Platone o Aristotele o Galileo eccetera non avessero pubblicato le loro idee oggi saremmo come siamo?
    Sicuramente No .
    Meglio o peggio di questo? Non c’ è dato di sapere.
    Positivo o negativo? non mi è dato di sapere.
    Io so quello che sono e come siamo.
    Ma, guardandomi indietro, nel passato, vedo molte delle idee, concetti, dogmi, regole che hanno cambiato il mondo che oggi vengono messe in discussione e forse sono state sbagliate ma per secoli si sono ritenute giuste e intoccabili.
    Capisco anche che nei secoli passati la cultura era in mano a pochi e questi pochi ne hanno tracciato i solchi hanno deciso cosa seminare e qual era il frutto da raccogliere.
    Tutti i nostri predecessori hanno avuto un ruolo indispensabile e fondamentale della nostra esistenza ma oggi con le nostre conoscenze, pur frutto delle loro, mi chiedo, non è il momento di fare un punto?

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  4. Non solo per una riflessione ma mette un punto, scrivere fine al un romanzo infinito, chiudere un libro e aprirne uno nuovo dove le pagine sono ancora bianche come Nudo.
    Mettere da parte tutto il passato e iniziare nuove riflessioni nuove idee, nuovi concetti in altre parole ripartire da zero iniziare da una pagina nuova bianca senza la pesantezza di portarci dietro il fardello del passato e ripensare tutto dall’A alla Zeta creare un nuovo disegno creare dei nuovi ideali dei nuovi concetti e delle nuove idee.
    Ecco il significato di Nudo, trovarsi davanti a una pagina bianca e iniziare di nuovo. Senza canoni determinati ,senza regole definite
    Ma come ?iniziando a riscrivere da capo tutte le cose nel solito modo? No!
    Iniziare, leggendo dentro se stessi.
    Introspezione no?
    Ma mettere al centro dell’universo se stessi, la propria mente, il proprio pensiero.
    Il singolo e la sua mente devono autoprodursi tutte le idee, tutti i concetti, tutte le filosofie, tutte le religioni tutto di tutto, tutto quello che serve al soggetto stesso.
    Solo colui che non ha coscienza delle sue capacità non sa pensare ma deve accettare quello che dicono, scrivono e fanno gli altri.
    Questo è il Mentasoggettivismo di cui il libro “nudo” ,fatto di pagine bianco, è la sua più chiara rappresentazione.
    Bianco per pensare? No !
    Bianco per creare.
    E tutto questo lo racconta un libro di pagine bianche e sembra che non ci sia scritto nulla, o il nulla c’e nella mente dei lettori? Che non sanno vedere più la del proprio naso?

    In questo libro mi sono dimenticato di pubblicare la bibliografia
    Anassagora, Parmenide, Pitagora, Epicuro, Euclide, Socrate, Platone, Aristotele, Plotino e il neoplatonismo, S.Agostino, Cartesio, Spinoza,Leibniz, Locke, Hume, Berkeley, Fichte, Schelling, Kant, Hegel, Sterne, Schopenhauer, Kierkegaard, Kahneman, Freud, Lacan, Nietzsche, Heidegger, Jean-Paul Sartre, Husserl, Vygotskij, Heisenberg, Proust, Bergson, Joyce, Einstein, Mallarmè, Svevo.
    (solo per citare gli sconosciuti)

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